La Coppa delle Confederazioni ha detto molte cose. Fra queste c'è Felipe Melo, nella colonna dei personaggi positivi. Esagerato dire delle sorprese, perchè Felipe Melo è già conosciuto in Italia, grazie allo strepitoso campionato con i viola. Unico neo: il suo comportamento in campo, forse troppo esuberante e a rischio di giallo e qualcosa in più. Davanti la difesa è un ottimo elemento, perchè ha il fisico, i piedi da brasiliano e buone idee. Il ruolo dove Pirlo è maestro, oltre ad essere ben interpretato da D'Agostino, può essere affidato anche a Melo. E la Juve prova a pensarci più intensamente.
Si dice sia già avvenuto un contatto tra la società torinese e il giocatore. Non è reato visto il nuovo contratto siglato con la Fiorentina. Proprio in virtù di tale contratto, Felipe Melo può essere acquistato senza passare da trattive con Corvino, per 25 milioni di euro. Inutile dire che sono tanti. Banale dire che quei 25 milioni sono pure trattabili. E il contante può essere diminuito inserendo una qualche contropartita gradita a Prandelli. La Juve ha in mano Marchionni, la cui metà è stata valutata intorno ai 3,5 milioni di euro. Ciò significa che Felipe Melo potrebbe costare 25-7 = 18 milioni in soldoni cash. La Juve li possiede? No, attualmente, ma la Juve ha già in programma un pò di cessioni (proprio Marchionni, Almiron, Poulsen, forse Tiago, Zalayeta). E sempre a Torino stanno domandandosi: se dobbiamo spendere tanto, non sarebbe il caso di prendere un talento come Melo, ancora più giovane di D'Agostino? Ancora meglio di Diarra perchè Melo non parte per la Coppa d'Africa, è fisicamente integro ed in prospettiva è un interessante giocatore. Senza contare che può giocare nel 4-3-1-2 come vertice basso del rombo, ma anche in un 4-2-3-1 o nel classico 4-4-2 che però la Juve, almeno in teoria, ha accantonato. Insomma, la Juve ha compiuto questa mossa per capire se c'è davvero l'interesse di Felipe Melo a trasferirsi a Torino, se esiste la possibilità di intavolare una trattativa con i viola e per stanare l'Udinese. A prezzo pieno, la Juve preferirebbe acquistare, a ragione, Melo più che il centrocampista azzurro. Ragionamento perfetto. Ma, torniamo al problema più importante: i soldi dove sono?
Intanto, a pochi giorni dal ritiro di Pinzolo, il primo a ricominciare a lavorare con una certa insistenza e una strana abnegazione è Zebina, quello che mena in campo e tratta quadri fuori dal terreno di gioco. Il francese che con le scarpette da calcio proprio francese non sembra. Ferrara sembra avergli ufficialmente affidato la fascia destra. Il dubbio è legato ai suoi due anni negativi con Ranieri (possibile che Camo, Zebina, Tiago, Del Piero, Trezeguet e altri hanno avuto problemi alla Juve solo con Ranieri? Nel senso, ed è una risposta a chi ancora critica la scelta di allontanare il tecnico del Testaccio: se l'80% della rosa ora è felice di giocare nella Juve, un minimo di colpa Ranieri ce l'ha o no?). Ma Zebina è pronto a ripartire, con grinta. La spinta sula destra e sulla sinistra è fondamentale. E' un pò la chiave di tutto il gioco di Ferrara: mastini e un regista in mezzo, fluidificanti capaci di rilanciare e accompagnare le azioni offensive. Da una parte Molinaro e De Ceglie garantiscono appunto corsa e dinamismo, dall'altra Grygera e Zebina sono i veri dubbi della rosa bianconera. Tocca a Ferrara dare fiducia e capire se si può davvero continuare con Grygera e Zebina.
0 commenti:
Posta un commento