Mix di giovani e campioni. Filosofia che sposa bene il programma Juve di questo mese. Marchisio e Giovinco sono stati bloccati a Torino: il primo per evidenti motivi logici, il secondo perchè proprio la Formica Atomica non ha voglia di cambiare, anzi di giocarsi finalmente le proprie carte con la Juve. In assenza di Pavel Nedved e con un modulo tattico che potrebbe valorizzarlo, Sebastian Giovinco potrebbe essere il jolly di Ferrara, pronto per l'esterno o come vice-Del Piero. Staremo a vedere.
Chi rischia di più è De Ceglie, inserito nell'affare che dovrebbe portare a Torino D'Agostino. Ma lo stesso esterno sinistro ha puntato i piedi: vuole giocarsi le proprie carte qui a Torino, qui in assenza di Molinaro e di un colpo di mercato che tarda ad arrivare. Qui, magari alternandosi con l'amico Criscito. C'è posto per entrambi, pronti a dividersi le fatiche del campionato e della Champions. Lo fanno benissimo nell'Under 21 di Casiraghi. A tal proposito ieri l'ex-attaccante juventino ha schierato Marchisio centrale di centrocampo con al suo fianco De Ceglie. Sulla linea dei difensori, a sinistra, si è visto Criscito: potrebbe essere uno schema replicabile nella Juve di Ferrara. In attacco, da trequartista, in posizione più defilata, ha agito Giovinco. E' la Juve dei giovani.
Sempre in tema di giovani oggi è previsto un incontro-scontro in Germania. Obiettivo Tasci col quale la Juve ha già trovato l'accordo. E' uno dei promettenti difensori Under 23 in Europa. Il contratto scade nel 2010, quindi fra sei mesi si libera a zero euro. La Juve lo vorrebbe subito, in cambio di Mellberg, per farlo crescere all'ombra di Cannavaro e Legrottaglie. Sarebbe un buon colpo in prospettiva.
L'affare D'Agostino invece si complica. Ferrara non ha nascosto la volontà di averlo in cabina di regia, dopo averne apprezzato le doti in Nazionale. Solo che Pozzo è pazzo: 30 milioni non li vale Fabregas ad oggi (con 25 si porta via, lo spagnolo). Giovinco e Marchisio, come detto, non si toccano. De Ceglie rifiuta, a ragione, Udine. Non restano che Paolucci più Volpato più Lanzafame e un piccolo conguaglio. Di quei tre nomi ne bastano due. La Juve valuta il centrocampista non più di 15 milioni di euro, l'Udinese, forte del desiderio del giocatore e della società bianconera, attende migliori offerte. Spero vivamente che la società torinese non ceda ai ricatti di Pozzo: i giovani non si toccano!
Capitolo Trezeguet. Sembra proprio finita, inevitabilmente finita. I trentuno anni e l'infortunio hanno pesato tantissimo. Non in sè, nel senso che l'infortunio può capitare a tutti. Solo che la Juve nel frattempo ha scoperto un Amauri in condizioni stupende, più funzionale al gioco corale della squadra, e uno Iaquinta con un cuore immenso. Proprio di Iaquinta la Juve ha scoperto pure un certo feeling col gol e una potenza esplosiva. Con le ultime cartucce di Del Piero, la Juve ha solo bisogno di un nuovo giovane per puntellare l'attacco. Si parla di Pandev e pare proprio il Macedone l'obiettivo primario. Ma bisogna prima sistemare David. Che ha un ingaggio non indifferente e un costo non sotto i 9 milioni di euro. Si guarda dunque all'estero perchè: al Milan non si vende, la Roma non ha i soldi. Eppure Pandev a me non convince. Sarebbe un doppione di Alex e Giovinco. Così riaccendo, almeno limitatamente a questo blog, le speranze di vedere in maglia bianconera Huntelaar. Non so perchè, ma l'olandese mi è sempre piaciuto. Fin da quando l'ho visto giocare con l'Under 21 arancione. Stupendo: nato per il gol, come Trezeguet. Si muove da paura in area di rigore, segna con qualsiasi parte del corpo ed è sempre decisivo. Certo il Real non lo vende facilmente. Però, con quei dieci milioni la Juve si assicurerebbe una pedina interessantissima. E comunque io non trascurerei Palladino: se proprio la Juve vuole risparmiare, potrebbe farlo tornare a casa. Le prime punte resterebbero Iaquinta e Amauri, mentre il giovanotto agirebbe da seconda punta, vice-Del Piero.
Intanto, entro fine giugno, la Juve è attesa da un faticoso lavoro: risolvere le comproprietà e i prestiti. Rientrano Almiron (io lo manderei a casa Ranieri, accidenti a lui!) e Zalayeta, poi Paolucci e Volpato, quindi Pasquato e altri trecento giovani (Bianco, Venitucci) più gli altri che verranno promossi dalla Primavera. Su tutti cito Immobile e Daud e Marrone. Insomma, qui il futuro è luminoso. Sta alla Juve farli crescere con calma.
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