L'esplosione di Giovinco può essere spiegata in molti modi. Attraverso diverse analisi. Possono testimoniarlo in tanti: a parte pochi farabutti, la stragrande maggioranza di tifosi bianconeri ha sempre voluto vederlo in campo, pronto per liberare il proprio talento, in modo sereno ed efficace. Cioè nelle posizioni che più gli competono. E fin qui ha dimostrato alla grande che in una Juve così forte c'è spazio e ci sarà spazio per Giovinco. L'ha dimostrato in assenza di Diego da trequartista puro, l'ha ancora dimostrato esterno sinistro, in appoggio alla punta.
Partiamo dalla posizione. Per dovere economico - ed è una barzelletta - e per dovere oggettivo il posto di regista avanzato spetta a Diego. Mentre però i giornali vogliono far credere che tale scelta trovi motivazione nei 24 milioni spesi, la realtà è differente: quella posizione è cucita apposta per i piedi e la testa di Diego. Che da fermo può far girare la squadra meglio di Giovinco. Detto fatto contro Maccabi e Samp. Giovinco invece ha bisogno di liberare la sua corsa e il suo dinamismo, magari lanciato proprio da Diego (da rivedere il gol del 3-0: filtrante di Diego, assist di Giovinco per Camo). E allora Ranieri? Ranieri lo impiegava poco e male, facendolo giocare più da centrocampista che da trequartista o attaccante. Due volte l'ha inserito in quella posizione: contro il Bologna e contro la Roma. Il risultato è stato in entrambi i casi 4-1 per la Juve, ma soprattutto tutta la Juve ha beneficiato delle giocate del genietto. Aveva pure dimostrato con Ranieri di poter fare il vice-Del Piero contro il Lecce: punizione spettacolo e partita vinta. Ma Ranieri non ha mai puntato su di lui. Nè per esempio su Palladino che i tifosi genoani si stanno coccolando e godendo. Alla faccia della Juve verrebbe da dire.
La seconda motivazione dell'esplosione definitiva di Giovinco risiede nella personalità che è solo dei grandi. Maturità e personalità. Maturità nell'assecondare i propri desideri e trovare la giusta soluzione per sè e per la propria carriera. Ha preteso a 21 di restare alla Juve ottenendolo e adesso sta guadagnandosi onori e rispetto. Personalità: quella che spara in faccia a Mannini che vorrebbe intimidirlo. Quella che gli permette di arretrare per andare a rubar palla a Cassano e rimproverarlo per essersi lasciato andare a terra, quella che per esempio gli permette di allontanare Diego dal punto di battuta per calciare una punizione dal limite.
La terza motivazione è la gestione logica di un gruppo formato da senatori in là con l'età e di giovani che la Juve non ha pagato e comprato a peso d'oro, ma che ha cresciuto in casa. Per citare solo quelli che adesso giocano in pianta stabile: De Ceglie, Marchisio, Giovinco. E altri potrebbero ancora rientrare alla base: Palladino, Criscito, Ekdal, solo per citarne alcuni. Politica verde, politica di gestione economica intelligente.
E adesso che succede? Se rientra Del Piero? Come Ferrara gestirà il gruppo? Queste sono le domande provocatorie di certa stampa. La risposta l'ha data Ferrara costantemente: "Gioca chi sta meglio e chi meglio si adatta al contesto della partita da disputare". Senza guardare in faccia nessuno, tipo Amauri-Iaquinta in coppia in panchina.
2 commenti:
Condivido in pieno il post,sicuramente la "formica atomica" le cui doti sono state esaltate sia dalla vicinanza di Diego, che più volte l’ha lanciato a dovere, sia dalla costante copertura degli altri centrocampisti, ha potuto mostrare il suo valore. Insomma comincia a “crescere” davvero, del resto e' ancora giovane e tanto ha da dimostrare,l'importante e' che il buon Ciro lo faccia giocare con continuita'.Sara' un problema il rientro di Del Piero? Personalmente non credo,quanti allenatori vorrebbero problemi cosi' eppoi con tutti gli impegni che abbiamo bastera' saper gestire al meglio partita x partita.Speriamo bene per domani,sono fiducioso e mi appresto ad assistere a una replica di mercoledi',in questo momento vietatissimo sbagliare!!!
Beh, se andrai allo stadio mi aspetto un guest-post! Fiducia cieca!
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