Non è una buona notizia. Di più. Non è un'ottima notizia. E' piuttosto uno di quegli eventi che aspetteresti per anni, quando ti monta così tanta rabbia per non averlo e doverlo aspettare che poi, quando tutto è pronto, cresce in ogni dove entusiasmo contagioso, al punto da oscurare i due nuovissimi infortuni.
Il protagonista è forse l'uomo più importante della rosa bianconera, almeno dal punto di vista di copertura e dinamismo. E' uno dei più generosi e dei più amati. E' il guerriero su cui praticamente è stato costruito il centrocampo a tre, capace di affiancare qualunque uomo Ferrara scelga in mezzo e qualunque trequartista giochi dietro le punte. Viene dal lontano Mali, è stato acquisto per appena 11 milioni di euro dal Liverpool dove si mangiano le mani. Si chiama Momo Sissoko, indiscusso beniamino della curva e del popolo bianconero tutto. Si è messo per la prima volta dopo mesi le scarpette coi tacchetti alti. Si è alzato fino al ginocchio i calzettoni neri. Ha indossato la maglia d'allenamento. E' tornato. Il guerriero è finalmente con noi.
Il rientro di Sissoko - come ampiamente detto - assomiglia a un evento di portata religiosa. Ferrara, ma soprattutto i compagni sanno benissimo quanto conta avere Momo in campo. Ora che il modulo è cambiato e richiede tanta fatica. Richiede per esempio almeno due centrocampisti capaci di spezzare il gioco e rilanciare l'azione. Richiede per esempio almeno un uomo capace di coprire eventuali lacune del trequartista in fase di copertura. E chi meglio di Momo potrebbe farlo. Dandogli il tempo di recuperare condizione e ritmo partita, il centrocampo a tre sognato dai tifosi è quello composto da Marchisio, Melo e Sissoko. O in alternativa a uno dei tre l'ottimo Camoranesi. E poi metti chi vuoi in difesa o in attacco. Il cuore della squadra è a posto. C'è oltretutto, o ci sarebbe, tutto da dimostrare, più spazio per Melo in fase offensiva.
Il rientro di Sissoko riesce ad oscurare i due brutti nuovi infortuni. I nomi purtroppo sono i soliti: fuori Tiago per una ventina di giorni, fuori Del Piero per 40 giorni. Sei minuti appena per il Capitano costretto ora a rientrare nei pressi di Novembre, circa metà novembre. Salterà praticamente tutto, o quasi. E peccato pure per Tiago: proprio non c'è pace per il portoghese. E tale comportamento - cioè gli infortuni che si sommano e si ripresentano - potrebbero eventualmente far decidere la società di tornare sul mercato a gennaio, alla ricerca di un centrocampista ulteriore. Perchè va bene adesso andare in tilt, non a febbraio o marzo quando ogni uomo è decisivo e ogni match va giocato a mille. Soprattutto in Champions. Meglio ancora in campionato.
Ma come detto, l'entusiasmo per quell'uomo nero - alla faccia dei processi e delle multe - è alle stelle. Vai Momo!
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