Sconfitta e vittoria. Il bilancio è però positivo. Ecco i motivi.
Mercoledì una Juve nuova ha affrontato un palcoscenico importantissimo come un ottavo di Champions e lo stadio dove gioca il Chelsea, la finalista dello scorso anno (perdente ai rigori) e una delle migliori formazioni della Premier League. Il cambio di tecnico ha solo fatto bene: al gioco e al morale. E purtroppo la Juve ha pagato ciò. In ogni caso, la tre giorni europea delle italiane ha evidenziato la seconda migliore prestazione della Juve, seconda sola all'Udinese, magnifica in Coppa UEFA. Le big hanno tutte clamorosamente fallito. La Roma continua a mostrare limiti: di gioco, nonostante quello che dice Sacchi, e di carattere. L'inter conferma il bluff: senza "palle", senza mordente, senza idee. Ha subito una lezione pazzesca dai Reds ed è stata salvata solo dalla buona sorte. Adesso rischia, col culo che si ritrovano, di passare il turno se il Manchester... Il Milan è la mia squadra preferita: un sacco di figurine ed ex-palloni d'oro. Speriamo riescano a trattenere Becam. La difesa è imbarazzante, il centrocampo non funziona più. Regge solo Pato, pagato 23 milioni di euro. La Fiorentina è ancora troppo giovane. Inesorabilmente giovane.
La Juve è stata l'unica ad abbozzare una reazione e solo Cech ha detto no a Del Piero, Amauri, Sissoko e Marchisio. Ottima prova di carattere. Discreta prova per quanto concerne il gioco. A Torino, la fame e la rabbia potrebbero essere le due qualità che potrebbero darci l'ennesima soddisfazione in Europa. Altrimenti, il girone di qualificazione resta una buona base su cui continuare a costruire la squadra del futuro.
Un Napoli ferito ha subito una buona Juve per 45 minuti. Il secondo tempo, ai punti, è andato al Napoli. Con un pò di fortuna la Juve è passata. Tre punti in più, tanto morale per martedì e il derby. Senza contare che martedì prossimo c'è di nuovo il Chelsea. Ma una partita alla volta, per carità.
In queste due partite si è però visto un Ranieri piuttosto confuso. Orribile il cambio Giovinco-Salihamidzic. L'aggettivo è giustificato dal cambio di modulo: centrocampo a rombo con un Marchionni spaesato dietro le due punte. Ma, non conveniva tenere Giovinco che oltre tutto poteva guadagnare calci di punizione e garantire ripartenze veloci? Ma soprattutto, e questo è il punto più importante: se perfino l'Olimpico ha abbozzato qualche fischio per la prestazione di Del Piero, indisponente a tratti, perchè ritardare tale cambio a venti minuti dal termine? Visto e considerato che l'ingresso di Amauri è stato prezioso per tenere il Napoli un pò dietro? Scelte piuttosto confuse. Come la rinuncia a Trezeguet a Londra.
Ora c'è la Lazio, semifinale di Coppa Italia. Questa è la classica coppa che diventa importante quando tutti gli altri obiettivi sono andati. Per noi è diverso: è una Coppa che nel dopo-Morattopoli potrebbe essere un buon viatico per il futuro. Vincere fa sempre bene per il morale e in questo periodo (cioè gli ultimi tre anni) la Juve non può permettersi di discriminare gli obiettivi. Ciò significa che i tifosi tutti tengono alla Coppa Italia, come alla Coppa con le Orecchie. Il campionato? Ho paura che se la Juve dovesse avvicinarsi ancora all'inter, il prossimo anno la Serie B vedrebbe in partenza ancora la formazione bianconera. Quindi, va bene pure il secondo posto.
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