Ennesima dimostrazione di cosa significa potersi affidare ai campioni e ai buoni giocatori. Cominciamo l'elenco dal più importante: lancio lungo, corsa incredibile, sta per entrare in area e viene abbattuto. Giallo per il difensore, punizione battuta da Camoranesi e colpo di testa vincente.
Vincenzo Iaquinta si riprende la Juve e in dieci minuti acquisisce talmente tanti punti a favore che fra due giornate è molto probabile un suo impiego dal primo minuto. Diciamo fra due giornate perchè Morganti, su indicazione di Murigno, lo espelle subito per forma-straripante. Fallo non-da-dietro (perchè se due avversari si guardano in faccia, il fallo da dietro non è fisicamente possibile) ad appena 50 secondi di distanza dall'esultanza senza maglia (qui è giusto il giallo, chiaramente). Però: mentre con Ibra si applica la regola del buon senso, con la Juve no. Iaquinta all'undicesimo minuto guadagna lo spogliatoio e per la Juve è una domenica tristissima. Perchè da quel momento in poi Morganti dimentica di fischiare a favore per la Juve. La conferma arriva nel secondo tempo: rigore contro la Juve non dato. Questo è l'apice di un arbitraggio totalmente scadente, non certo a sfavore del Catania come l'intertrista Zenga vorrebbe credere. Anche perchè la scena, per scherzo del destino, si ripete a parti invertite: cross di Nedved e mani di un difensore catanese. Uno a uno e palla al centro.
L'altro nome che ha acceso la Juve è Camoranesi: fondamentale per questa formazione, per qualunque formazione. Il genio italo-argentino fa tutto: recupera, costruisce, salta puntualmente l'uomo, fa l'assist. Cinquanta minuti di sostanza, e che sostanza. Bentornato. Ora, dico io: che bisogno c'è di andare a rischiare il fisico contro il Brasile? Non farebbe bene la Juve a chiedere a Lippi di rinunciare al fantasista?
Il nome però che è ancora più fondamentale per la Juve è Tiago. Metronomo, grintoso. E' tornata la-lavatrice e stavolta non è più quello di Colorado, ma un giocatore eccezionale. Da i tempi, salta l'uomo, addormenta l'azione, la rilancia, va al tiro. Fisicamente è tornato al top, mentalmente anche. Per la Juve è l'innesto più importante dopo l'infortunio di Zanetti.
Il quarto nome che faccio è in realtà un duo: Ranieri-Poulsen. Il primo azzecca finalmente un cambio (invocato a gran voce dal sottoscritto), il secondo è esattamente il cambio voluto dal mister. Va dentro, fa diga con Sissoko, segna un gol importantissimo che vale vittoria, secondo posto e rincorsa rilanciata a chi se la prende con l'arbitro.
Questa potrebbe essere la domenica del rilancio, soprattutto dal punto di vista fisico e dei nomi. Ricordiamo infatti che in panchina sono rimasti Del Piero, Trezeguet, Giovinco. Ora bisogna recuperare Chiellini e la Juve è davvero pronta per una seconda parte di stagione che può regalarci tante gioie.
1 commenti:
non sono per niente d'accordo su Iaquinta, fosse per me non vedrebbe più il campo per un mesetto, dato che abbiamo anche un certo Trezeguet. non si può prendere un'ammonizione così stupida come la prima, perché hai segnato a CATANIA al DECIMO minuto. Ravanelli contro l'aJax avrebbe dovuto spogliarsi, allora... Poi il fallo subito dopo...si può discutere, secondo me è stata eccessiva l'ammonizione, ma Iaquinta DEVE capire che non è il caso di far fallo in quel punto del campo. Bah. Una volta che eravamo avviati a una partita semplice...Di Camoranesi SANO nessuna squadrapuò fare a meno, tantomeno noi con le nostre poche idee. Meno male che Poulsen ha segnato, perché a Ranieri avrei da fare più di un appunto sulla gestione dei cambi, e sul lasciare fuori Trezeguet nei minuti finali di una partita tiratissima. Ciao! :)
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