Risultato bugiardo? No, risultato strano. Tutti i meriti possibili ai viola e soprattutto a Cesare Prandelli: grande stratega, sta dimostrando di meritare una squadra di altissimo livello (livello al quale sta portando dal nulla i viola). Però la Juve ha offerto il fianco, l’altra guancia, tutto quello che c’era da offrire. Poteva già chiudere il match a 4 minuti dall’inizio della partita, poi con Palladino, poi ancora con Trezeguet. Invece è andata diversamente.
Le maggiori colpe sono chiaramente di Ranieri: abbiamo pagato 400 mila euro il prestito di Stendardo, professione difensore centrale per lasciarlo in panchina e mandare in campo uno spentissimo Grygera. Il ceco non può giocare centrale, non ne ha la stoffa, non ne ha l’attenzione e la giusta caparbietà fisica. Sua la colpa del primo gol (salito in ritardo), sue altre mille colpe su palloni persi o giocati male. Grygera in campo significa insicurezza totale per la formazione bianconera. Chissà come sarebbe andata con Stendardo. Il primo ad andare in perenne difficoltà è stato Legrottaglie, costretto a giocare un doppio ruolo: il suo e coprire i buchi di Grygera. Ranieri dovrebbe ammettere l’errore e non riproporlo più, per esempio già domenica contro un Genoa lanciatissimo (a parte la sconfitta di ieri).
Per il resto i bianconeri dimostrano due cosette: la prima è una preoccupante assenza degli attaccanti alla manovra e quindi alla finalizzazione; la seconda è un centrocampo ritrovato, ritrovatissimo. David Trezeguet soffre fisicamente e lo si vede, in più è raramente messo in condizione di battere in porta. Iaquinta soffre del problema alla schiena e in campo non è il solito Vincenzone. Del Piero non può portare la croce ogni santissima partita e allora bisognerebbe cambiare qualcosina. Per esempio dando fiducia a Palladino seconda punta, vice Del Piero: ne ha i piedi, ne ha la giusta personalità. In coppia con Iaquinta o Trezeguet. Oppure, vista l’astinenza, mandare in campo tre attaccanti: Trezeguet boa centrale, Iaquinta e Palladino più larghi. Un vero 4-3-3 con una cerniera di centrocampo composta da Zanetti, Sissoko e Camoranesi. Questa possibilità non è remota, anzi concretissima. Sissoko gioca per tre pressando due avversari per volta, recuperando o interrompendo una quantità industriale di palloni e azioni, persino rilanciando la manovra. Mai acquisto fu più azzeccato, e siamo solo all’inizio. Ha addirittura trovato il gol. Senza dimenticare che in panchina c’era lo Sceriffo Nocerino, uno che di corsa e quantità ne sa qualcosa. Perchè insistere con esperimenti il 2 di marzo? Va bene all’inizio, ma adesso è ridicolo. Stupisce questa testardaggine di Ranieri. E peccato perchè la sconfitta è frutto di queste scelte poco azzeccate. Adesso c’è un tour de force incredibile: Genoa, Napoli, Empoli e Inter. Non possiamo più permetterci di perdere punti, ne servono tre per ogni match altrimenti rischiamo di perdere pure il treno UEFA. Ok sognare, ma la Juve ha sempre dimostrato concretezza e solidità. Bisogna ritrovare queste doti. Una giornata favorevole l’abbiamo trasformata in un disastro: rimonta e rimontati a 1 minuto dalla fine. Che peccato.
Comunque, anche questa giornata ci lascia in eredità una verità: SERVONO ALMENO DUE DIFENSORI, uno di valore assoluto al posto di Legrottaglie, un altro che possa andare in panchina ma dimostrarsi altrettanto importante (c’è già ed è Mellberg). Serve uno da affiancare a Chiellini (inamovibile lì al centro). Serve pure un terzino sinistro in grado di dare il cambio a Molinaro. Secco deve muoversi in fretta, altrimenti il prossimo anno…
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