Non è semplice, o forse sì. Il momento Juve è realmente comprensibile se si parla di calcio. Perché dar retta alle pagine rosa o prendere seriamente le parole di Maurizio Mosca, beh, significa abbandonare la via della logica per leggere un buon libro di fantasia.
La prima e unica causa della cattiva gestione sportiva della Juve è unicamente imputabile a gente che col calcio poco c'azzeccava. Prendiamo su tutti J.C.Blanc. Un top-team che scende dalla A alla B in quel modo, che si trova la squadra smantellata e impreparata ad una simile tragedia, generalmente sprofonda. Sprofonda nei conti, sprofonda nei risultati anche minimi, sprofonda come immagine, come forza contrattuale e via così. Nulla di tutto ciò è accaduto alla Juve, proprio grazie alla sapiente gestione di J.C.Blanc. A livello economico, di conti, di gestione aziendale, nessun dirigente ha saputo fare quello che Blanc ha fatto alla Juve in appena 4 anni. Partendo da poco meno di zero e avendo davanti a sé un terreno complicatissimo. A questo purtroppo non sono seguiti i risultati sportivi. E per i tifosi e giocatori, questi ultimi vengono prima dei risultati meramente aziendali.
L'errore più grosso e grossolano che il club bianconero continua a ripetere è non affiancare a Blanc una persona (almeno) esperta di calcio. Calcio vero, calcio giocato. C'è, esiste e nutre una passione smisurata per la maglia bianconera. Ma per accordi (perchè non vedo altra risposta plausibile, a meno come già detto di non seguire le idiozie del giornale rosa) presi ai tempi di calciopoli, Roberto Bettega resta fuori dalla Juve. Ecco, al di là delle stupidità da me dette (bucare le gomme, contestare e via così) una mossa che i tifosi tutti devono pretendere da questo gruppo dirigente è proprio il reintegro con effetto immediato di un grandissimo pensatore come Roberto Bettega. Saprebbe come muovere bene le pedine e fare da collante fra quel progetto aziendale ampiamente vincente (accordi commerciali, sponsor, nuovo stadio, soldi che sono entrati in misura maggiore alle uscite, mercato comunque vivo, sebbene poi c'è da discutere su chi si è deciso di comprare) e un progetto sportivo di cui ancora non si conoscono bene i dettagli. Al di là della suggestiva immagine di Luciano Moggi, Bettega sarebbe la soluzione più importante. La domanda è allora: perchè non si riporta a casa Robertone?
In secondo luogo si può già discutere di Ferrara e della sua situazione. E' molto probabile che la Juve domani sera faccia il botto, in senso positivo, come già successo contro l'Atalanta, contro la Samp. E' altrettanto probabile che la Juve domani sera faccia il botto in senso negativo. Non credo a mezze misure. E in entrambi i casi si tratterebbe di una conclusione di anno senza senso. Inutile o normale una vittoria, in perfetta linea masochista una sconfitta. Per quanto mi riguarda non cambierebbe nulla. Vincere 7-1 non servirebbe. Perdere 4-0 potrebbe portare a mosse sconclusionate della società.
Al di là di facili critiche cui la Cazzetta-Rosa ci ha abituato da almeno dieci anni, questa Juve non può vedere colpevoli Ferrara e Melo, o Diego e Del Piero. Né appellarsi alla sfortuna per avere una rosa sempre dimezzata e comunque mai al 100% della forma psico-fisica. Né come detto può mettere in croce Blanc per la sua incompetenza a livello calcistico. Né prendersela con Secco che stava studiando come fare il mestiere dell'aiuto direttore generale alle spalle di Moggi. Il problema è evidente e si chiama John El-Can. Molto tempo addietro ipotizzai una Juve in mano a Lapo, senza dubbio un ragazzo con tanta passione e molto normale, anzi perfino troppo normale. Proprio la sua normalità e la non esistenza di conflitti di interessi (tipo Andrea Agnelli, che 16 milioni di persone dovrebbero invocare a piena voce alla guida di questo team) riporterebbe in uno stato-zero l'intero sistema Juve. E' l'unico che si è sempre espresso a favore della vecchia Juve. L'unico. Solo per questo meriterebbe una chance. E poi, almeno, ci si divertirebbe.
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