A mente fredda i ragionamenti sono lucidi. E il ragionamento, l'unico possibile, in questo periodo è il seguente.
A Ranieri serviva tempo per amalgamare un bel gruppo di giocatori. Per ogni ruolo ha chiesto un doppione e l'ha ottenuto. Quattro giocatori di fascia per la difesa, altrettanti per il centrocampo. Quattro difensori centrali e quattro centrocampisti centrali. Quattro punte. Addirittura tre portieri. Una rosa di buon livello, perchè chi pensa di paragonare questa rosa a quella di tre anni fa è pregato di recarsi d'urgenza alla neuro più vicina. E chi considera questa rosa insufficiente per la Juve, dimentica Morattopoli, dimentica la Serie B, dimentica il fatto che Ibra, Vieira, Zambrotta, Cannavaro, Mutu etc etc erano nostri giocatori. Ma il passato è passato, bisogna guardare al presente e al futuro.
Bene, cominciamo col presente. Oggi la situazione è la seguente. Infortuni e calo di forma generale impongono pazienza e calma. Le gambe sono pesanti per via di una preparazione affrettata e pesante: c'era da superare i preliminari di Champions. Mi pare di aver letto tante cose positive sul precampionato della Juve. Quando Ranieri poteva permettersi di far debuttare tanti giovanotti a fianco dei campioni e stravincere match e confronti. Quando cioè la squadra era al completo e in una buona condizione fisica. Oggi non c'è più quell'abbondanza e non c'è più la condizione fisica. Mancavano Trezeguet, Chiellini, Legrottaglie, Zebina, Zanetti, Iaquinta. Se aggiungete il fuori forma di Nedved, Camoranesi e Del Piero otterrete un unico risultato: la sconfitta contro un Palermo che con Ballardini ha messo le ali. Indietro non si guarda: contro il Catania la palla non voleva proprio entrare (emblematica l'azione delle due traverse in meno di 20 secondi), mentre contro lo Zenit gli uomini più in forma (Iaquinta, De Ceglie, Marchisio, Giovinco) hanno dimostrato di poter reagire bene alle difficoltà. Ma oggi c'è da fare i conti con la situazione sottolineata poche righe sopra: infortunati, calo di condizione.
Sfido chiunque a trovare una formazione adeguata per la Juve di ieri. Mellberg-Knezevic e Mellberg si fa male. Buffon con le fasce e al rientro, Del Piero e Amauri stanchi, Giovinco con qualche allenamento di meno (ma non è lui che si è fatto male). Inoltre, sono proprio curioso di sapere quali erano i titoli oggi se a Del Piero fosse stato concesso il rigore (poco prima del 2-1 rosanero). Ma è un bene che non ce l'abbiano dato. Adesso e solo adesso si può capire se questa Juve ha le palle per reagire.
C'è la sosta, mai opportuna come in questo momento. Andranno via 14 giocatori (Chiellini e Buffon dovrebbero però rientrare in fretta), il resto saranno per lo più in farmacia e in palestra. Si torna a giocare il 18 ottobre, di sera, contro il Napoli di Lavezzi e Hamsik. Poi c'è il Real Madrid e quindi la Roma, il ritorno col Real e il derby. In condizioni ottime, quanti punti pensereste siano sufficienti per giudicare positiva la situazione della Juve? E in una condizione pessima in cui siamo adesso, questa domanda ha ancora senso?
Chi risponde di sì è pregato di recarsi alla neuro più vicina. Chi sta cercando una risposta è pregato di prendersi uno stop dal calcio-tifato e passare magari a qualche libro di narrativa interessante. Viceversa, armatevi di pazienza: questa è la nostra Juve, va coccolata. Sparare a zero su tutto e tutti è fin troppo facile, fin troppo facile. In Italia poi siamo maestri. Il difficile è capire. In Italia non ci riusciamo mai.
Col cuore, uno juventino vero.
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