giovedì 17 luglio 2008
Poulsen si presenta
martedì 15 luglio 2008
La rosa bianconera
E siamo giunti alle conclusioni. Sì perchè con l'arrivo di Poulsen, da qui al ritorno dei preliminari di Champions, la Juve è al completo. Quasi perchè manca il secondo portiere (1milione e più per Manninger mi pare eccessivo e pure alla dirigenza), ma è un dettaglio di poco conto.
domenica 13 luglio 2008
Poulsen c'è!
Poulsen c'è. E pure Mellberg. Prende forma la nuova Juve. E sarà una Juve d'attacco. Come al solito, gli imbecilli esistono e tifano pure Juve. A molti sembrava che questa categoria era proprietà esclusiva della società di minimo-moratti, ma la natura è varia e quindi: anche gli imbecilli tifano Juve. O fanno finta di tifare Juve.
sabato 12 luglio 2008
Un paio di chicche per i tifosi bianconeri su Poulsen
Nel 2005, girone di Champions, il Milan di Kakà si trova davanti Poulsen, allora giocatore tedesco. Per 70 minuti Poulsen annulla Kakà. Di più. Fa il suo solito mestieraccio di provocatore e a Kakà saltano i nervi. Sfiora un'ammonizione per tentata reazione. La prende al suo posto Gattuso che accende una mini-rissa. Di più. Poulsen segnerà a San Siro, al ritorno e anche lì fa impazzire gli avanti del Milan. Ancelotti dirà "sono stato costretto a togliere dal campo Kakà perchè quel codardo gli si era appicicato addosso!". Parole che suonano come miele per me.
Allarme Marco Marchionni
A me piace da impazzire: veloce, rapido, buon dribbling, piedino caldo. Ma si infortuna una settimana sì e l'altra pura. Pronti via, dopo una settimana di lavoro, Marco Marchionni salta la prima amichevole per un fastidio muscolare. Come inizio non c'è male. E credo che il dubbio che sto per esporre non è solo mio, ma pure della dirigenza bianconera.
Ekdal: niente male
Non scriverò mai i paragoni che certo piacciono a chi scrive giornali. Perchè prematuri, ma soprattutto perchè non c'azzeccano nulla per ruolo e per struttura fisica. Però questo svedesino non è niente male.
- schierato al centro con Cristiano Zanetti non ha mai sofferto di personalità, mostrandone pura troppa in certi spezzoni o in certi contrasti. Si è sempre fatto vedere, mai nascosto, calamitando un sacco di palloni e smistandoli presto. Un tocco, massimo due. Sarebbe un mezzo-fantasista, l'hanno acquistato per impreziosire la Primavera orfana dei suoi campioncini (tutti in prestito in B e in C) ma mi sa che sarebbe un bene girarlo a qualche squadretta di Serie B;
- proprio per non deludere nessuno, Ekdal si è disimpegnato benissimo nell'uno contro uno e quando si è staccato dalla sua posizione base ha fatto vedere le sue qualità di quello-da-dietro-le-punte. Buon tiro dalla distanza, per lui un palo.
Preso Poulsen e sono contento
Intanto sono contento perchè un altro pezzo è stato aggiunto: chi voleva i vari Ronaldinho o Lampard o Gerrard, probabilmente si è ammazzato il cervello di playstation e giochetti vari. La Juve di tre anni fa non c'è più. Prima i tifosi si convincono, meglio è per tutti.
Pubblicato da IoJuventino alle 11:21
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venerdì 11 luglio 2008
La Juve non prega nessuno
Chiariamo un punto importante, evidente nelle parole di Ranieri, Secco e Blanc. I tifosi hanno un valore importante, parole precise di Cobolli Gigli. Ma hanno pure un valore non decisivo. Ciò significa che, se Dejan Stankovic può essere preso ad una cifra minima (6 milioni di euro) allora l'affare potrebbe andare in porto. L'esperienza e la forza di questa odiata pedina può essere importante. Nel periodo storico in cui ci troviamo siamo costretti a vagliare ogni opportunità.
La Roma vuole Iaquinta?
La Roma vuole Iaquinta? E la Juve vuole Aquilani. Uno per l'altro! Altrimenti, la rometta farebbe meglio a cedere qualche altro scarto all'unica società capace di accogliere scarti: l'intertriste! A proposito: Amantino Mancini (se provate a ricordare gli ultimi due anni di questo giocatore...) è stato pagato 13 milioni di euro, e l'ingaggio è importante. Tanto a bilancio, minimo-moratti scriverà fesserie!
Pubblicato da IoJuventino alle 13:02
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mercoledì 9 luglio 2008
Poulsen: si cambia modulo!
E' ovvio che ogni tifoso spera di vedere i propri idoli con la maglia per cui tifa. Questo è naturale. Ma vanno considerati tanti fattori. Tantissimi fattori. Uno su tutti, l'enorme difficoltà di una Juve, spaesata per certi versi, e ancora inesperta circa la nuova dirigenza, a fare un buon mercato. Quest'ultima, ed è inopinabile, ha fatto passi da gigante e mosse su cui nessuno avrebbe scommesso mai. Tipo mantenere la rosa ancora competitiva. Tipo cementare una società caduta in disgrazia per mano dei vari Berlusconi e minimo-moratti. Tipo aver blindato i propri gioielli. Tipo aver aggiunto del materiale su cui lavorare e con cui potersi togliere tante soddisfazioni in futuro. Ecco il futuro. Molto difficile da pronosticare qualsiasi tipo di risultato. Perchè, a onor del vero, è molto difficile poter riconquistare la terza piazza nel prossimo campionato. I sogni da una parte, l'analisi critica e intelligente dalla parte opposta. Qui uso solo l'intelligenza.
Pubblicato da IoJuventino alle 11:38
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lunedì 7 luglio 2008
E se avesse ragione Iaquinta?
Innanzitutto le parole di Vincenzone fanno ben sperare: l'unità di gruppo e di intenti non manca. Soprattutto, le sue parole danno conferma di un calcio completamente nuovo rispetto agli altri anni. Si gioca in 18. Servono 18 titolari. Intercambiabili. Tutti di grande valore. E la Juve sta adeguandosi. I quattro della Juve in attacco sono quanto di meglio un tecnico possa desiderare. Amauri è un jolly: può fare la prima punta, la seconda punta, giocare a fianco di Del Piero o di Trezeguet. A tratti, se sta bene, può fare perfino l'attaccante esterno (vecchio, vecchissimo suo ruolo). Iaquinta lo conosciamo già: nel 4-3-3 di Ranieri è perfetto per qualsiasi ruolo, esterno o centrale, prima o seconda punta. Trezeguet è il bomber più influente degli ultimi sette anni. Nessuno come lui in quanto a gol. Del Piero non si discute nemmeno. E contiamo pure Camoranesi, Nedved e Giovinco. Insomma, una Juve che davanti si presenta in pole position.
Pubblicato da IoJuventino alle 15:13
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sabato 5 luglio 2008
Sondaggio: Alternativa a Trezeguet
Quando il Barca sembrava vicino a David Trezeguet, lanciammo un sondaggio: quale è la migliore alternativa al forte bomber francese. La realtà non cambia le cose: David resta. E' sintomatico comunque il voto dei lettori: Huntelaar (60%), Giuseppe Rossi (19%), Quagliarella (14%). La restante percentuale è da attribuire ad altri colpi. Intanto la Juve continuerà a festeggiare i gol di Trezeguet. Per fortuna.
Read Full Postvenerdì 4 luglio 2008
Sondaggio: Chi preferite a centrocampo?
Il sondaggio sul centrocampista preferito è terminato e i risultati hanno premiato in larga misura Aquilani (67%). Seguito da Xabi Alonso (16%) e infine Cigarini (1%). Hanno votato 52 persone.
Chi critica Ranieri non capisce nulla
O fa finta di non capire. O semplicemente non ha l'intelligenza adatta a capire il lavoro di Ranieri e gli eccellenti risultati. Guardiamoci negli occhi e trascuriamo per un momento il cuore. Si partiva dalla Serie B: incognite e solo incognite. Si ripartiva da Buffon, Camoranesi, Nedved, Del Piero e Trezeguet. Poi è stato il turno di Chiellini, di Cristiano Zanetti e Legrottaglie. Oltre questi solo buonissimi giocatori ed ottimi professionisti (due concetti differenti). Una rosa non eccellente, molto nuova, per certi versi inedita. Eppure siamo arrivati terzi, e senza molti punti scippati (Reggina, Napoli, Parma, Fiorentina), chissà, chissà. Tanta forza, tanta qualità. L'esplosione di Chiellini la dice tutta sul lavoro di Ranieri, messo di fronte ai flop di Almiron (non previsto ma prevedibile) e Tiago (totalmente inaspettata, ma ci sta: tanti portoghesi hanno completamente fallito l'avventura italiana). Oltre la rottura di Andrade la cui stagione non è mai iniziata e la prossima comincerà tardi.
Chi decide il calcio italiano?
La risposta è sempre la stessa, da un ventennio a questa parte, con una differenza atroce: una ha vinto tanto, tantissimo e tutto, mentre l'altra ha fatto ridere e continua a farlo senza vincere nulla e spendendo vagonate di milioni di euro. E in Serie B ci finisce la Juve per motivi fiabeschi, diventando il lupo cattivo della situazione eppure ritrovandosi nei preliminari di Champions appena due anni dopo. Si tratta delle milanesi. Ennesima conferma iera sera, quando è stata approvata la legge del 2° extracomunitario. A parte che l'Intertriste ne tiene in squadra una decina (se solo i passaporti...), ma questa regola serviva soltanto a due squadre: Intertriste e Milan. Per evidenti motivi. Strana la vita. Fiorentina, Napoli, perfino Lazio e Palermo vendono e comprano seguendo la vecchia regola, mentre Milan e intertriste fanno come gli pare. E se i conti non tornano (a proposito: buchi incredibili e bilanci falsificati, eppure rischiano in Italia le squadre di serie B e di serie C, mah!) cambiano le regole: tipo quella del 2° extracomunitario. Ecco allora che il loro mercato decollerà: e se avanzeranno soldi da buttare, state tranquilli che la regola cambierà ancora, magari inserendo il 3° extracomunitario. Così, dal prossimo anno il Campionato Italiano assumerà le sembianze di un campionato All-Star, o Campionato Internazionale o Campionato ExtraComunitari. E intanto l'Olimpica incanta: quella squadra fatta di giovanotti italiani che tutti sobbano. Tutti, tranne qualcuno, tipo Fiorentina e Juve (che cede all'Olimpica De Ceglie, Criscito, Nocerino, Marchisio e Giovinco, sfumato il sogno di Lanzafame, non convocabile Chiellini, lista ampia pure per la Fiorentina). Ciao calcio italiano.
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