Mentre i giornali danno per certo e ufficioso l'arrivo di Xabi Alonso a Torino, la realtà parla di intrecci incredibilmente misteriosi.
Intanto c'è da segnalare un fatto, piuttosto curioso, secondo me spaventoso: le piccole d'Europa (quelle che non lottano per lo scudetto negli altri campionati: per parlare molto chiaramente) puntano molto sui giovani e sugli osservatori sparsi in giro per il mondo. Affrontano con coraggio sfide di mercato e talvolta (spesso) riescono a pescare fuoriclasse. L'ultimo, in ordine cronologico, è "Diego" Piatti. Passato all'Almeria. Per una cifra spavantosa? Assolutamente no: 7 milioni di euro. Cioè un pò meno di quanti ne ha spesi il Milan per comprare Zambrotta (31 anni). E molto meno di quanti ne ha spesi la Juve per acquistare Tiago, salvo poi che il portoghese ha deciso di prendersi un anno di riposo assoluto (beato lui). Pablito è un clone di Messi: agile, veloce, dribbling facile, buon tiro. Ottimo marcatore, ma può giocare pure dietro le punte o largo sulla fascia. Insomma: come Messi. Ha tutto da dimostrare ma in Argentina è già stato promosso a pieni voti e da settembre potrebbe già entrare a far parte della Nazionale Argentina (se non fosse che il tecnico è un fan dell'intertriste convocando gente nerazzurra quasi in pensione, e perciò perdendo Coppe a valanga). Se l'aggiudica quindi l'Almeria, senza troppi sforzi. Il prossimo anno già mi immagino aste colossali tra le big d'Europa. Anche la Juve lo aveva seguito, dietro consiglio di Camoranesi e Trezeguet. Ma avendo Giovinco in squadra, l'operazione sarebbe risultata problematica (proprio in ottica del gruppo e delle tattiche).
La dirigenza Juve pare muoversi meglio delle altre. Eccellente la gestione di prestiti e comproprietà: rientrano senza problemi, buste o soldi extra i vari Marchisio, De Ceglie, Giovinco, Venitucci, Lanzafame, Paolucci, etc etc. Tutte carte da giocare per altre operazioni (leggi Lanzafame al Palermo, Venitucci e Maniero al Bari di Conte, Paolucci dovrebbe essere prestato ad una squadra di A). Il sogno è Aquilani. Proprio dal ritiro azzurro, quando da quello spagnolo filtra la felicità di Xabi Alonso per aver raggiunto l'accordo con la Juve e avere parlato con Benitez della sua cessione ai bianconeri, le voci di Del Piero, di Camoranesi e di Buffon mettono in guardia la Juve. Si era già esposto Buffon, in precedenza: "Juve, prendi Aquilani: può diventare il più forte nel suo ruolo". Strano pure l'atteggiamento della Roma. Anzi no: visto che nessuno compra la società giallorossa e visto che i Sensi non sono messi proprio bene col bilancio, l'unico strumento per ripianare debiti e buchi si chiama cessione. Perciò Amantino Mancini è in partenza (non solo per motivi economici, piuttosto ambientali) e così anche Aquilani e Brighi e Giuly (incredibile, ma vero). In prima fila per il gioiellino del centrocampo romanista c'è la Juve. Offerta massima: 20 milioni di euro. La Roma può vacillare. Anche perchè Albertone chiede un adeguamento dell'ingaggio e rassicurazioni su una maglia da titolare che al momento Spalletti non gli concede. Morale della favola: la Juve può tentare il colpaccio. E' forse per questo motivo che in Corso Galileo Ferraris non intendono chiudere subito per il trasferimento del regista spagnolo. Si attendono novità in merito.
Ma non è tutto. Le richieste per Iaquinta sono tante e insistenti. Il bomber calabrese potrebbe davvero cambiare maglia. Perchè la Juve a questo punto ha bisogno di soldi. E perchè Ranieri sembra si sia convinto su Huntelaar. Verrà seguito a fondo in questo europeo, ma il talento olandese è una sicurezza. Anche in ottica di vice-Trezeguet. O come quarta punta da affiancare a Del Piero, Amauri e Trezeguet, cioè ipotizzando la partenza di Iaquinta (magari nell'affare che porterebbe Aquilani in bianconero).
Nei prossimi giorni, certamente si muoverà qualcosa. E speriamo non ci siano novità dal Barcelona.
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