sabato 14 giugno 2008

Euro2008: Italia-Romania 1-1

Attenzione a non fare l'errore di guardare soltanto il punteggio. E' un 1-1 che, per come si erano messe le cose fino all'83esimo minuto di gioco, può andar bene. Addirittura.


Un'Italia finalmente bella, almeno nel primo tempo. Un'Italia aggressiva, con personalità. Sfortunata e poco precisa sotto rete. Perchè è stata tutt'altra Italia rispetto all'Olanda?

Chiellini e Panucci centrali non hanno mai sofferto. Abbiamo rischiato qualcosa, ma era normale. Le fasce hanno funzionato a dovere: Grosso (il migliore della partita) e Zambrotta hanno spinto con continuità. Soprattutto l'esterno del Lione ha contribuito a creare costantemente superiorità numerica dalle sua parti mettendo al centro un numero impressionante di cross. Poco sfruttati. Su Zambrotta pesa l'errore incredibile che ha consentito alla Romania di portarsi in vantaggio. Come lo stesso esterno del Barca e ora del Milan ha ammesso: "Uno della mia esperienza non può fare certi errori".

A centrocampo, con Pirlo e De Rossi è tutt'altra storia. I due si alternano in cabina di regia, in più Daniele riesce a recuperare e stoppare i tentativi d'avanzata dei romeni. Il numero 10 italiano ha rabbia e qualità da mostrare a tutti e lo fa con autorevolezza. Si vede spesso a dare una mano ai difensori (salvataggio miracoloso su Nicolae) e per poco non sigla il 2-1 se Lobont...

Camoranesi finalmente più attivo: la licenza di accentrarsi la sfrutta parecchie volte nel primo tempo, poi cala nella ripresa. Andava probabilmente cambiato qualche minuto prima. Ma è un'Italia viva. Del Piero firma una buona prova. Non eccezionale come tutto il gruppo, ma buona. Non gli si possono chiedere miracoli a 40 metri dalla porta ma rispetto a Di Natale è certamente più attivo. Prende falli e gioca tutti i palloni che passano dalla trequarti. Per poco non sigla il gol di testa, ne sfiora un altro a metà del primo tempo. Imbecca Toni che sbaglia, serve Perrotta. Uno come lui serve sempre. Quando entra Cassano, arretra il raggio d'azione e si limita ad impostare. Ottimo assist per Toni che non raccoglie l'invito. Cassano può essere l'arma in più. La sua vivacità e pazzia devono essere sfruttate a dovere. E Cassano-Del Piero (la coppia che mezza europa invoca) è una soluzione da "o la va o la spacca" che contro la Francia deve essere proposta.

Luca Toni sembra soffrire della maledizione dell'Italia: i centravanti non segnano come dovrebbero. In realtà, il lungo del Bayern un gol regolare l'aveva segnato allo scadere del primo tempo: ingiusto annullarlo. Ennesimo episodio sfortunato, ma non l'ultimo.

Senza Buffon in porta l'Italia poteva già crollare nel primo tempo. Il Pallone d'Oro in casa Cannavaro è chiaramente suo. Innegabile che sia suo. Moralmente e ideologicamente è suo. Solo suo. Per mettere le cose in chiaro e per far capire a Donadoni che se è ancora in panchina lo deve soprattutto a qualche giocatore para un rigore a Mutu all'83esimo. Di mano prima e di piede poi. Un pò di fortuna? No: è semplicemente Gigi. SuperGigi. SanGigi. Ormai di aggettivi ne sono rimasti pochi.

Chiellini? Giorgione sfodera un'ottima prestazione. Condita dall'assist per Panucci. Condita da un paio di chiusure ottime, quelle insomma che Barzagli e materazzi... Il suo entusiasmo e il suo fisico esplosivo si abbina benissimo con l'esperienza di Panucci. Inutile ricordare a Donadoni come questa coppia non va assolutamente toccata. Così come è inutile dire che Grosso a sinistra deve sempre giocare.

Appello: va bene togliere Perrotta (è l'incursore che mancava) ma perchè non inserire Aquilani?

E adesso che si fa? La gente ha invocato questa formazione e le risposte sono più che positive. Ha sbagliato tutto Donadoni? Con i se e con i ma non si fa la storia. Certo è che se Roberto dovesse sbagliare ancora formazione contro la Francia, a quel punto farebbe meglio a chiedere il passaporto svizzero o austriaco e islandese. In Italia col contratto rinnovato non può tornare. E' triste pure dover ammettere che in ogni caso per l'Italia si mette male. Vincere contro la Francia potrebbe non essere sufficiente. Pensare di pareggiare o addirittura perdere (magari con qualificazione francese) è da film dell'orrore. Continuare l'europeo con i mille dubbi sulla formazione e su come si sente l'Italia fisicamente e mentalmente è snervante e deludente. Sulla carta (ammesso che questo discorso valga veramente qualcosa) abbiamo gli uomini più forti. E pure il mix giusto di esperienza, giovani, qualità, quantità. Però sul campo ancora qualcosa non va.

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