Non bazzicavo da quelle parti da molto tempo. Ma per onorare una grandissima squadra ho dovuto farlo. Vado, scelgo, clicco, come previsto: ovvia la scelta del miglior giocatore della finale. Si chiama Andrès, è un centrocampista atipico e anomalo, per caratteristiche fisiche e posizione in campo. Sa far tutto, con i piedi è un gigante. Corsa, qualità, tecnica, visione di gioco, importanza nel gioco e nel risultato. Ha praticamente regalato la finale con una magia a due minuti dal termine della semifinale di ritorno. Ha praticamente dominato il centrocampo ieri sera. Un mostro. E pensare che due anni fa, era in vendita.
La finale ha detto pure un'altra cosa. Credo che la faccia corrucciata di Berlusconi in tribuna... era la stessa di Galliani a casa. Avranno pensato: questo qui, Guardiola, ha buttato fuori Ronaldinho e Deco. Risultato: triplete incredibile, storica. Ma non sono tanto le vittorie, per numero e qualità, ma il gioco espresso dalla squadra di Guardiola. Messi centrale, Eto'o e Henry larghi. Centrocampo incredibile. Sette giocatori provenienti dal vivaio, record dopo l'Ajax del 95. Età media bassa, futuro radioso. Brillante gestione dello spogliatoio, scelta coraggiosa di Laporta. Questo Barca è da studiare a fondo. E qui in Italia siamo lontani anni luce. Tra le grandi solo la Juve può vantare un buon settore giovanile: finore le luci più belle sono state infatti accese da Juve, Samp e Atalanta. In Spagna e in Inghilterra, invece, Barca e Man UTD e Arsenal puntano fortissimo sui giovani. Li fanno crescere, li fanno allenare costantemente con la prima squadra e poi li lanciano.
La finale ha pure detto un'altra cosa: il Pallone d'Oro non è mai stato messo in pericolo. 38 gol stagionali, prestazioni da 10, incisività massima nei risultati. Spettacolo e allegria, senso di squadra. Messi è tutto questo, e scusate se è poco. Vergognoso pensare ad un Pallone d'Oro diverso da questo nanetto qui! Purtroppo però questo trofeo è diventato un premio politico. Finalmente, come l'anno scorso, andrà al giocatore che più lo merita. In senso assoluto.
Guardiola, 38 anni. Prima esperienza da allenatore. Stagione da incorniciare. E i suoi meriti sono altissimi. Un solo errore, poi rimediato: Eto'o era in partenza, poi è diventato fondamentale. Ma solo gli sciocchi non cambiano idea. E Guardiola si è dimostrato saggio, con elevate capacità.
Non ci resta che applaudire. Siamo troppo inferiori. Ma vedere giocare questo Barcelona è un piacere infinito.
Per dovere di cronaca, finisco il discorso che avevo iniziato. Bazzicavo sul sito della Cazzetta-Rosa, ho votato il miglior giocatore della finale. Poi ho dato un'occhiata al risultato finale. Sarò pure un tifoso bianconero, ma qui si esagera:
1
Del Piero (Juventus)
94803
voti
2
Messi (Barcellona)
51845
voti
3
Julio Cesar (Inter)
24089
voti
4
Gerrard (Liverpool)
22660
voti
5
Aguero (Atletico Madrid)
15467
voti
6
Ribery (Bayern)
15056
voti
7
Ibrahimovic (Inter)
14811
voti
8
Benzema (Lione)
11727
voti
9
Gilardino (Fiorentina)
11385
voti
10
Juan Culio (Cluj)
10252
voti
0 commenti:
Posta un commento