Amauri è stato finalmente presentato. Si attendeva soltanto il rientro di Nocerino per la firma dei contratti. Il brasiliano può così sorridere e lo fa pure Blanc. L'a.d. bianconero è raggiante: "Un acquisto importante, insieme ai rientri dei giovani più forti in circolazione".
sabato 31 maggio 2008
Amauri finalmente bianconero
venerdì 30 maggio 2008
Lo sfogo di Moggi
La molta carne al fuoco presente sui giornali - l'attesa per l'Europeo, il calcio-mercato - ha fatto passare in secondo piano qualche interessante rivelazione. Si è detto poco di quanto ha rivelato Fabio Cannavaro a Sky sul suo periodo all'inter («gli anni più brutti della mia carriera») e sulla volontà pervicace della beneamata di liberarsi del capitano azzurro (alla faccia di chi blaterava su presunte pressioni che avrei fatto all'epoca per portarlo alla Juve). Cannavaro ha fatto "giustizia" di tante malelingue, raccontando del suo grave infortunio, della difficoltà ad allenarsi, quindi del suo recupero e della voglia di rimanere all'inter, che a dodici giorni dall'inizio del campionato si scontrò però con la decisione del club («la società mi disse "può darsi che cambi squadra". Alla fine andai alla Juve e feci 38 partite su 38»). Su questa vicenda, sulla quale si sono raccontate troppe favole, posso rivelare qualche particolare in più. Il sottoscritto, con Giraudo e Bettega, è riunito per la trattativa insieme a Branca, Oriali e Ghelfi. Arriva il medico sociale dei nerazzurri, Combi, e riferisce delle condizioni dell'allora portiere bianconero Carini, pedina di scambio nella trattativa. Secondo il medico, il portiere ha seri problemi al crociato anteriore. Ce n'è abbastanza per far saltare l'accordo, ma i dirigenti nerazzurri hanno così tanta fretta di liberarsi di Cannavaro che sorvolano sulle condizioni dell'uruguaiano. Questa è la verità. A proposito di "rivelazioni" mi piace ricordare una considerazione dettata alla rivista ufficiale dell'Uefa da Alex Ferguson. A detta del manager campione d'Europa in carica, la squadra più forte affrontata in Europa è la Juve di Lippi alla metà degli anni '90 ("una squadra che aveva talento e lavorava duro"). A tavolino le carte si possono cambiare, ma con la storia non si può scherzare. Si è parlato molte volte di una giustizia sportiva ballerina e con regole non uniformi. Un caso lo conferma pienamente e sono curioso di sapere che cosa ne pensa il super-procuratore Palazzi. Succede, dunque, che il club di Promozione veneta "Sona Mazza" vinca il proprio campionato. A torneo chiuso si scopre che la squadra ha utilizzato per 8 partite un giocatore già tesserato per altro club. La procura deferisce l'interessato alla commissione disciplinare. Quest'ultima infligge 5 turni di squalifica al giocatore, 5 mesi di inibizione ai dirigenti e dà 8 punti di penalità alla squadra da scontare nella prossima stagione. La Sona Mazza si tiene il campionato vinto. Mi rivolgo al superprocuratore e al presidente Abete: di grazia, quali sono le regole, dov'è l'uniformità? E dire che Calciopoli è finita come è finita nonostante le dichiarazioni del presidente della Corte Federale, Piero Sandulli («Nessun illecito riconosciuto. L'unico dubbio è Lecce-Parma» disse a suo tempo). Così il designatore Collina a "Radio anch'io": «Gli arbitri devono avere diritto di sbagliare senza che i loro errori vengano interpretati». Giusto, ma prima Collina deve rispondere a due domande. 1) Il diritto all'errore è valido anche quando le sviste vanno in un'unica direzione, seguendo l'antico criterio della sudditanza psicologica? 2) Se oggi gli errori non vanno interpretati, perchè ai miei tempi era consentito parlare di complotti? Ultima riflessione. Dice Collina: «E' stato un campionato estremamente equilibrato». Vero. Di sicuro, però, non è stato un campionato estremamente regolare. Per informazioni rivolgersi alla Roma...
Da Libero, 28 maggio
Siamo sicuri che bisogna spendere così tanto?
E' chiaro: leggere i giornali significa fantasticare per il 90% delle righe lette, capire bene la reale situazione di società e le potenzialità di un mercato sempre difficile da comprendere. Tradotto: i giornali devono vendere ed ogni giorno cercano di attirare i tifosi con l'acquisto di tre palloni d'oro, otto centrocampisti e ventidue mezze-punte.
Pubblicato da IoJuventino alle 08:50
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giovedì 29 maggio 2008
Giovinco, Amauri, Xabi Alonso
La campagna di rafforzamento della Juve gira attorno a tre nomi, quelli di Giovinco, Amauri e Xabi Alonso. Andiamo con ordine.
La Formica Atomica, per bocca del suo procuratore Claudio Pasqualin, non si muoverà da Torino. Lo vuole fortissimamente Ranieri. Lo vuole fortissimamente Cobolli Gigli. Ma di più di tutti, lo vogliono i tifosi. A gran voce 16 milioni di juventini vogliono Sebastian in maglia bianconera. Circa 15 anni lo stesso scenario ebbe come protagonista Del Piero. Circa 15 anni finì l'era Baggio ed iniziò quella di Del Piero, ancora in corso. Che sia di buon auspicio per il piccolo Sebastian (che dovrebbe saltare la preparazione a Pinzolo per gli impegni olimpici; purtroppo salterebbe così i preliminari, sperando di poterlo schierare in Champions da settembre in poi). Giovinco nella Juve starebbe bene in tutte le posizioni: dietro le punte o dietro la punta, o defilato sulla sinistra, tipo un vice-Nedved.
Amauri è cosa fatta. E sarà ufficiale già domani quando Lanzafame e Nocerino firmeranno il trasferimento a Palermo: il primo in comproprietà con diritto di riscatto da parte della Juve, il secondo a titolo definitivo. Visite mediche già sostenute, Amauri è il grande colpo per l'attacco bianconero. Tale da completare un reparto che sulla carte e nei numeri non ha eguali in Europa (fatevi un pò i conti, anche se poco "contano" poi sul campo).
Xabi Alonso è molto vicino. E a guardare il sorriso di Cobolli Gigli, più vicino di quanto non possa sembrare. Ieri il suo procuratore era a Torino. Circa 5 ore l'incontro con Blanc e Secco, compreso un pranzo d'affari. Praticamente raggiunto l'accordo col giocatore. Lo stesso Xabi Alonso, voci di corridoio, sembra sia in pressing su Benitez per ottenere il via libera. Affascinato dalla proposta bianconera e dalle parole di Sissoko, autentico gladiatore del finale di stagione juventino. Ma lo spagnolo allenatore-manager sembra voler tirare la corda. La Juve vuole acquistare, ma non alle cifre richieste dai Reds, eccessive. La proposta di Secco è ferma a quota 17. I Reds si sono abbassati a quota 18, adesso sembra abbiano alzato il tiro. L'accordo si farà. Perchè Xabi Alonso vuole venire alla Juve. Perchè i Reds non hanno intenzione di tenerlo. Perchè Benitez è alla ricerca di un centrale più estroso da affiancare a Pezzini o Mascherano. Se prima o dopo gli Europei è solo un dettaglio. L'incognita è proprio il campionato continentale. Nel senso che: se Xabi Alonso fa un grande europeo, la Juve dovrebbe acquistarlo ad un prezzo maggiore rispetto all'offerta attuale. Viceversa...
Pubblicato da IoJuventino alle 08:51
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mercoledì 28 maggio 2008
Dopo Amauri, Xabi Alonso
Terminata la telenovela Amauri. Visite mediche effettuate e superate. Controllo ginocchio: positivo. Ultimi dettagli definiti.
Pubblicato da IoJuventino alle 09:19
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martedì 27 maggio 2008
Un centrocampista per i bianconeri
L'ultima uscita di Buffon da casa Azzurri è piacevole e quasi un assist per i dirigenti bianconeri: "Aquilani? Lo vorrei alla Juve!". E perchè non dare retta ad uno come SuperGigi?
Pubblicato da IoJuventino alle 15:22
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Caso Amauri snervante
In realtà non si dovrebbe parlare di caso vero e proprio, però lo sta diventando. Amauri è un giocatore della Juventus, ma non a tutti gli effetti. Sembra strano pronunciare queste parole, così discordanti fra loro, ma è così.
Pubblicato da IoJuventino alle 09:07
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lunedì 26 maggio 2008
Juve: qualcosa si muove
Chi va e chi viene.
Pubblicato da IoJuventino alle 10:00
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domenica 25 maggio 2008
Secco alla riscossa!
Alessio Secco è trasparente e molto sincero. A ruota libera nella recente intervista, parla delle mosse future dei bianconeri.
In prima fila Amauri: già fatto. Martedì sarà a Torino per le visite mediche e quindi la firma su un contratto quadriennale. E dopo Amauri?
I giornali danno quasi per fatto il colpo Xabi Alonso. E' un colpo perchè il mediano del Liverpool sembra essere quello-che-doveva-essere-Tiago-e-non-è-stato! Il metronomo della Juve. Incredibile come la Juve stia guardando ad una grandissima d'Europa come i Reds appunto. E addirittura, si potrebbe formare in bianconero la coppia Sissoko-Xabi Alonso.
Xabi, perchè sì. Perchè è davvero forte questo centrocampista: corre abbastanza, visione di gioco ottima, buon verticalizzatore (leggi Iaquinta e Amauri e Trezeguet), ottimo giocoliere. Può giocare indifferentemente col maliano, con Cristiano Zanetti o con Marchisio. Ha esperienza da vendere in Champions (una Coppa vinta e una persa). Può adattarsi al campionato italiano senza troppi problemi. L'unico mio dubbio riguarda il costo: 17 milioni di euro, non saranno troppi? Cioè: per dirla à là Buffon, non sarebbe meglio scommettere su Ronaldinho e spenderne qualcuno in più?
Altro affare in corso: esterno sinistro. Cobolli ha confermato e sottoscritto il ritorno in bianconero di De Ceglie. Paolone ha dimostrato doti incredibili quest'anno. Propensione offensiva, ottimo dribbling, fiato infinito. Può giocare da esterno di difesa o da ala pura. Ha solo 21 anni. Con la Juve può fare il salto definitivo. E l'esperienza Champions League potrebbe gasarlo ulteriormente. Però la Juve si guarda intorno. Ranieri pare aver chiesto Bridge, ma arrivare al difensore del Chelsea è difficile: alto costo, ingaggio elevato, disponibilità del club londinese minima. E poi ci sarebbe il problema: ma dopo due anni in chiaroscuro, quanto potrebbe giovare alla Juve questo terzino?
Il nome più affascinante è invece quello del norvegese Riise, ancora del Liverpool. Quest'anno ha faticato a trovare un posto in squadra, per il cambio tattico ordito da Benitez. Ma il 27enne esterno sinistro è appetibilissimo. Gran corsa, gran tiro. Anche lui può giocare indifferentemente in difesa o a centrocampo. Il suo contratto scade nel 2009 così i Reds sono costretti a venderlo adesso monetizzando qualcosa (circa 4milioni di euro) altrimenti lo vedranno andar via il prossimo anno senza ricavarci nulla. La Juve è alla finestra. Il peso della Champions potrebbe obbligare i dirigenti bianconeri a rivedere i piani: vanno bene i giovani, ma qualche campioncino in più...
Pubblicato da IoJuventino alle 09:40
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sabato 24 maggio 2008
Primo acquisto: Albin Ekdal
In realtà l'acquisto è stato perfezionato già a Gennaio 2008. Adesso è completamente ufficiale, anche se si aspetta fine luglio, cioè quando questo svedesino compirà 18 anni. Sì, ne compirà 18. E finalmente la Juve dimostra coraggio scommettendo su questo giovane talento del nord.
Quanto è bravo? Difficile dirlo con precisione. Il campionato svedese non è performante perchè si possa esprimere un giudizio serio. Viceversa, ogni campo di calcio può esprimere un giudizio serioso: e allora questo Ekdal sembra forte davvero.
Alto, robusto, occhi svegli. I piedi, giurano gli osservatori bianconeri, su tutti Mauro Sandreani, sono buoni. E' un centrocampista con spiccate doti offensive. Può giocare alle spalle di due punte. Rapido, dribbling facile, buon tiro. Chi lo ha ammirato (come me!) ai mondiali Under 20 avrà sicuramente apprezzato il suo gioco. Fantasia quanto basta. Concretezza.
Chi lo paragona ad Ibrahimovic è solamente un giornalista che vuole assolutamente pubblicare il proprio pezzo e quindi batte-il-nome-migliore-sulla-piazza. C'è tempo e ci sarà tempo per dimostrarlo. Intanto, 4 anni con la Juve. Operazione da 600mila euro in su. Per lui si sono fatte avanti un paio di squadre della B. Staremo a vedere. Intanto, Welcome Albin!
Criscito: operazione recupero?
Siamo sicuri che questa nuova Juve che sta nascendo può fare a meno di Criscito? Mimmo non può far parte della rosa 2008/2009? E chi lo ha stabilito? Su quale basi?
Chiariamo i concetti. Chi ha fallito nella Juve del nuovo corso, ad inizio stagione in particolare, non è Criscito, nè Andrade (solo tre partite, ingiudicabile!) piuttosto una partenza-nel-complesso lenta ed evidentemente poco chiara. Poco chiara per Blanc e Cobolli, per lo stesso Ranieri. Trovarsi alla guida di una Juve senza identità (fino al girone di andata, almeno) è complicato, e lo è stato.
Adesso però il programma c'è. Adesso si fa sul serio. Intuite e confermate le potenzialità di questa rosa, bisogna prendere e sistemare i tasselli nell'ordine e nel modo corretti. Legrottaglie rimane, ma ha 31 anni e non possiamo certo basare il futuro su quella che è stata la vera sorpresa del ritorno-in-A. Chiellini è la sicurezza e la certezza da cui i bianconeri ripartono: al centro, a sinistra, uomo-gol (tipo Ferrara, quando segnava gol pesanti, circa 5-6 a campionato, intendete il parallelo?). Mellberg è l'uomo d'esperienza: va bene in Champions, va bene in campionato. Come prima scelta a fianco di Legro o Chiellini, o come prima alternativa. E Criscito? Confermato Molinaro e sicuro il rientro di De Ceglie la fascia sinistra pare essere completata (a meno di qualche arrivo importante, tipo Riise e allora uno tra Molinaro e De Ceglie salterebbe). E Criscito?
A parer mio non si può non continuare a scommettere su questo giovane napoletano. Ha la stoffa per diventare un grande stopper, ha solo bisogno di crescere ancora e Gasperini sembra l'uomo ideale. Quindi, ho l'impressione che Criscito rimanga ancora un altro anno a Genoa, a giocare e a farsi ancora le ossa. Bisogna visionarlo e seguirlo attentamente. Poi il prossimo anno, si deciderà: o lo si riporta a casa piazzandolo al centro con Chiellini, oppure si vende. Ma adesso no! Basta guardare l'Under 21 per rendersi conto di come la Juve sia grande.
giovedì 22 maggio 2008
Ferguson sulla Juve
Vinta la Champions, Ferguson esprime un parere sulle squadre più forti da lui incontrate, in assoluto e dice:
Era una squadra di vertice con giocatori come Boksic, Davids, Del Piero...Avevano talento ed erano anche una squadra che lavorava duro [...]Read Full Post
E poi continua rivelando i giocatori più forti degli ultimi vent'anni:
Era una squadra di vertice con giocatori come Boksic, Davids, Del Piero...Avevano talento ed erano anche una squadra che lavorava duro
Via Calciomercato.com
Giovinco sulla Juve
Parole sante quelle di Giovinco. Ha appena segnato due-gol-due con la Preolimpica e il primo pensiero va alla Juve, alla sua Juve. A quella che è già la sua squadra e che la gente spera diventi sua come oggi è di Alex Del Piero.
Io mi sento pronto per una grande squadra- ha detto Giovinco- e la Juve è la più grande. Sicuramente per un giovane è importante giocare, ma io farò di tutto per ritagliarmi un mio spazio. Del Piero? Lui giocherà ancora tanti anni, per la felicità di tutto il popolo juventino e anche mia, visto che per me lui è un idolo. Io voglio giocare con lui- ha concluso- e sono convinto che per le caratteristiche che abbiamo sicuramente possiamo giocare insieme.
Via Calciomercato.com
mercoledì 21 maggio 2008
Benvenuto su IoJuventino
Il posto più bello per discutere di Juve e di calcio. Mercato, i commenti delle partite, la vigilia di ogni match di Serie A e di Champions. Con passione. Per divertirci!
Read Full Postlunedì 12 maggio 2008
Juventus-Catania 1-1
Tre immagini stupende, assolutamente stupende, di quelle che quando le vedi ti vien voglia da tifare di più, ancora più forte:
- Lapo Elkan (”uno di noi”) si alza in piedi, pugni al cielo: il Siena ha pareggiato contro i merdazzurri. Scena memorabile, stupenda. Grazie, col cuore!
- Cobolli Gigli ride con Blanc, si mette la mano davanti al sorriso ma gli occhi lo tradiscono, prova girarsi sapendo di essere inquadrato da una delle 38 telecamere allo stadio ma immortalano lo sguardo beffardo: marco-macellazzi ha appena sbagliato il rigore. Presidente: grazie!
- mancano pochi secondi al termine e due simboli autentici pareggiano: Chiellini si invola sulla fascia, prepotente il suo ingresso in area dopo aver scambiato con Nedved, stupendo assist per Del Piero che si tuffa col piede a metterla dentro. Non è un semplice pareggio. Col gol numero 19 (come era la storia del Del Piero finito che girava già da quattro anni in Italia?) rimette tutto in discussione, inguaiando l’intertriste e l’intertrista-zenga. Catania ancora non salvo. Il Parma ha un’opportunità colossale domenica prossima, contro i merdazzurri. Del Piero: mille grazie per tutto!
Non c’è altro modo per raccontare questa giornata. Assolutamente non c’è altro modo. La Juve è ufficialmente in vacanza già da tre settimane (a Champions matematicamente conquistata). Non si corre più, non si lotta più. Gambe molli, contrasti leggeri. Idee di mare e di spiaggia, di ombrelloni e di cenette, di viaggi e vacanze. Perciò Camoranesi accese la luce ogni tanto. Ranieri non si arrabbia più di tanto. Sissoko rincorre meno. Gli unici a voler dire ancora qualcosa sono Trezeguet e Del Piero: stupendamente in lotta per una classifica marcatori. E poi Palladino: sta cercando in tutti i modi di mettere in difficoltà Ranieri e per poco non ci riesce definitivamente. Il ruolo di esterno sinistro (o destro) è comunque difficile. Ma a ben vedere, ieri è stato l’unico a puntare l’uomo saltandolo quasi sempre. A metter dentro qualche palla interessante. A tentare il colpo ad effetto. Io credo vada premiato e confermato come prima alternativa a Camo e Nedved per il prossimo anno. Inutile spendere tanti soldi per un esterno quando si ha Aladino in rosa.
Sabato prossimo si chiude il rientro in A della Juve. Rientro scoppiettante. Senza lo zampino di minimo-moratti la Juve poteva essere ancora più in alto (su tutti i ricordi che più bruciano si chiamano Napoli, Parma, Reggio Calabria). Ed è inevitabile che tutta l’attenzione sia concentrata sui bianconeri, a cominciare dai tifosi più veri. Che mosse? Quali acquisti?
Su questo blog, da domenica prossima, non si farà che parlare delle cento notizie giornaliere che vogliono questo o quel giocatore prossimi alla Juve. Si sognerà. E sognare non fa mai male. Per esempio, da ieri sera, più che Juve, non so perchè mi è venuta voglia di tifare Parma e Roma. Ma non ne capisco il motivo: il torneo aziendale non è di proprietà esclusiva di chi lo organizza da due anni? O si sono sbagliati pure loro?
giovedì 8 maggio 2008
Mercato all'attacco
E’ notizia di oggi (ma si sapeva già, potremmo dire): i procuratori di Amauri incontrano i dirigenti rossoneri (gli stessi condannati e poi salvati da un misterioso uomo di nome silvio - scritto minuscolo). Uno sgarbo? Ma figuriamoci: dopo aver fatto il grande salto dal quinto posto al quarto, con relativo furto ai danni dei viola (se giustizia esiste, è Prandelli che dovrebbe disputare la Champions), e dopo aver mandato insieme al cugino minimo-moratti in Serie B la Juve, il milan cerca rinforzi.
Le parole di Zamparini (è più pazzo lui o Rino Foschi?) sembrano lasciare pochi dubbi: “Al 98% Amauri sarà della Juve!”, ma con il mitico Maurizio non c’è da star tranquilli. Vogliono Nocerino, Palladino, Giovinco e Lanzafame, e c’è pure chi giura che Foschi abbia richiesto Alena Seredova. E Secco e Blanc hanno risposto cortesemente: ma vaff…..o. Soldi, Nocerino e può andar bene così. Altrimenti non se ne fa nulla.
Altra spina: Amauri sembra volere 3,75 milioni di euri di ingaggio. Ripeto: 3,75 mln di euro di ingaggio. Ripeto ancora: 3,75 mln di euro di ingaggio. Cioè, qualche spicciolo in meno di Camoranesi e Trezeguet e Nedved. Capito il nesso? Certo che no, perchè nesso non c’è. Amauri se vuole vestire bianco e nero dovrebbe prendere a esempio Vincenzone Iaquinta: uno che quest’anno ha fatto tantissimo parlando poco. O almeno, parlando sul campo. Anzi: correndo sul campo, e segnando pure un pò di reti. Ecco allora la strategia: buono buonino vieni alla Juve, signor Amauri, segni e giochi bene, dimostri il tuo vero valore (un conto è quello con la casacca rosanero, un altro conto è quello con la casacca più prestigiosa al mondo) e poi il prossimo anno si vedrà. La Juve è ferma a 3mln di euro, che già mi sembrano tanti. Insomma: d’accordissimo con Blanc e Secco. Nessuno ci prende per la gola. Abbiamo bisogno di Amauri, ma non estremo bisogno di Amauri.
Anche perchè l’intromissione del milan apre un nuovo scenario. Anzi: rispolvera un vecchio scenario. Riportare all’ovile la pecorella smarrita, di nome Alberto Gilardino. Il più contento sarebbe il ragazzo. E molto più contento il papà: juventino da tre generazioni. Albertone da bambino e in cuor suo (lo ha ammesso al primo anno rossonero) tifa Juve. E allora potrebbe essere una bella idea portarlo a casa. Per due ragioni:
- intorno ai 10 milioni si potrebbe chiudere: alzi la mano infatti chi pensa che OGGI valga di più, inutilizzato com’è;
- è giovane, ancora qualche margine di crescita, è un alter ego di Trezeguet: potrebbe farne la controfigura in campionato così come in Champions, e potrebbe poi raccoglierne l’eredità considerato che David il prossimo anno avrà 31 anni.
Insomma: negli schemi bianconeri Albertone si integrerebbe a meraviglia. Inoltre aggiungeremmo alla rosa un autentico gioiellino: italiano, giovane, juventino. Ad un costo minore rispetto a quello di Amauri. Con Gilardino in rosa Iaquinta potrebbe trovare più spazio, che non con Amauri.
Amauri sì, Amauri no. Gilardino sì, Gilardino no. Voi che ne dite?
Read Full PostPubblicato da IoJuventino alle 16:53
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