Prova d’orgoglio. I bianconeri applicano la Juve-Rule a tutte le grandi, o presunte tali. Tre reti a due, un pò di palle gol sciupate. Buon gioco, tanta tanta personalità.
La nota più positiva si chiama Del Piero: all’età di 33 anni è il miglior attaccante e giocatore attuale. Stato psico-fisico brillante, tecnica deliziosa. L’altra chiave bianconera si chiama Momò Sissoko: imprescindibile. Nemmeno uno dei più brutti falli riesce a stenderlo: si rialza, a fatica, ma si rialza e ricomincia a correre.
E dire che la partita era iniziata bene, poi malissimo: gol di Alex, poi 1-2 del Milan col solito Inzaghi. Il solito scialbo e opaco primo tempo dei bianconeri, va a capire perchè! Sul finale si scatena Brazzo, il migliore in campo per quantità e qualità.
C’è un Trezeguet fuori forma, soprattutto di testa: non è a posto, sbaglia gol semplicissimi, un pò nervoso. C’è un Grygera entusiasmante. C’è un Camoranesi incredibile.
La classifica meglio non guardarla. Però c’è da mettere qualcosa ben fissa in mente: battute in sequenza Udinese, Roma, Inter e Milan. Tutte con partite convincenti. La differenza principale è stata la solita, a dimostrazione che nulla è cambiato: la testa, la forza mentale, l’agonismo esasperato di chi indossa quella maglia. Con in più, secondi tempi schiaccianti.
Adesso Parma, poi Atalanta e quindi Lazio. Domani sera i merdazzurri giocano contro la Fiorentina: qualsiasi risultato ci va bene. Con una Roma totalmente in bambola. Siamo tornati, finalmente!
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